Il progetto parte dal presupposto di mediare il dislivello presente fra la via Corallo e la Strada Comunale S. Margherita, inserendosi non come un blocco edilizio con fronte unico e compatto ma come un sistema di volumi che si adagiano lungo il pendio assecondandolo e articolandosi su quattro piani a terrazze rievocando le rocce della costa che discendono gradatamente verso il mare in modo da armonizzarsi il più possibile con il contesto naturale e nello stesso tempo mitigando l’impatto dell’attuale muro contro terra in cemento armato. L’architettura si appropria di colori come il rosso della roccia e il bianco delle falesie rielaborandoli e facendone scaturire un inedito ma stretto legame tra residenze e luogo. Il progetto prevede un edifico di quattro piani fuori terra più un piano seminterrato su pilotis che arriva sino al confine su via Corallo, delimitato da un setto rivestito in pietra locale.Il piano a pilotis di h. 2,50 m, adibito a garage per le auto, serve come basamento alle residenze, diventando una sorta di giardino pensile. La distribuzione ai piani avviene tramite ascensore e scale posti dietro le residenze, verso la Strada Comunale S. Margherita.Le facciate sono realizzate in diversi modi: i primi due piani sono intonacati nei colori rossastri delle terre locali e gli ultimi due piani sono costituiti da 3 volumi ben distinti con facciate ventilate dai colori chiari. La particolare conformazione del territorio determina anche altre scelte progettuali che contribuiscono a eliminare qualsiasi distinzione tra esterno e interno in un continuum tra spazi abitati e natura circostante, difatti nel progetto tutti gli affacci sono rivolti verso il mare con grandi vetrate schermate da profonde logge.