ecA è uno studio di architettura alle porte di Milano per la precisione a Seveso. Fondato nel 2007 dall’architetto Eros Colzani che ha maturato una forte esperienza nei progetti con principi della Bioarchitettura®.

La nostra Vision è realizzare una architettura i cui spazi possano contribuire nel migliorare lo stile di vita delle persone sotto il profilo psico-fisico. Ogni progetto è un pezzo unico, in cui la ricerca architettonica è l’elemento fondamentale, come un artigiano che nel suo lavoro pone maniacale cura nel dettaglio, e dedica particolare attenzione alla sperimentazione, perseguendo principi di sostenibilità, intesa come compatibilità tra fattori economici, tutela delle risorse ambientali, comfort abitativo degli utenti finali e flessibilità spaziale e temporale.

L’utilizzo dei nuovi materiali e delle nuove tecnologie non è mai un pretesto per costruire il progetto, bensì uno strumento utile alla buona realizzazione dell’opera, sfruttandone le peculiarità.

Alla base di ogni progetto vi è sempre un confronto chiaro e definito con la committenza per comprenderne le esigenze funzionali, economiche e temporali in relazione a un preciso obbiettivo finale. Ogni progetto ha un forte legame con il territorio nel quale si inserisce e cerca sempre di creare una simbiosi e un collegamento con lo stesso, l’idea di sostenibilità parte in primis da ciò che c’è, che esiste in quel preciso luogo. L’esperienza maturata nel campo della Bioarchitettura® diventa uno degli elementi distintivi della metodologia progettuale. 

Gli edifici e gli ambienti ideati e progettati tendono sempre a garantire il massimo comfort ai suoi utilizzatori, comfort visivo, percettivo unito alle proprietà e alle caratteristiche dei materiali naturali ed ecosotenibili, seguendo ove possibile il concetto delle 3R, recupero, riuso e risparmio. Ci piace nel nostro lavoro cercare soluzioni condivise con i nostri clienti entrando in sintonia con il loro stile di vita, creando spazi a volte inaspettati che appagano ampiamente le aspettative degli stessi. 

Ci piace esplorare i desideri inespressi degli interlocutori che ci troviamo di fronte, scoprendo e facendo scoprire nuovi modi di pensare ad uno spazio ad un ambiente.